mercoledì 7 luglio 2010

DISABILI. Sono 4mila, davanti a Montecitorio

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ROMA - Hanno sfidato il caldo opprimente della piazza, sulla sedia a rotelle o accompagnati dai familiari, i disabili hanno voluto far sentire forte la loro indignazione per i tagli all'assistenza o ai servizi sociali imposti dalla manovra economica. L'imputato principale, sui cartelli e sugli striscioni esposti dalle associazioni in piazza Montecitorio, è il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, “debole con i forti e forte con i deboli” come si legge sulle t-shirt indossate dai disabili e dagli invalidi che assiepano la piazza.
“Siamo in quattromila”, ha annunciato uno degli organizzatori della protesta che passa il microfono ai partecipanti al presidio.
Ognuno ha una storia da raccontare, legata alle difficoltà causate dagli handicap motori, fisici o psichici e sottolinea l'indispensabilità di un supporto economico. Impossibile fare un censimento delle sigle: ci cono le rappresentanze dei sordomuti, degli autistici, degli epilettici, dei soggetti affetti dalla sclerosi multipla, i ciechi, persone con gravi menomazioni che hanno bisogno di assistenza o di accompagnamento anche per compiere i più normali gesti quotidiani, come aprire la porta di casa, salire su un autobus o attraversare la strada.
Sotto l'obelisco, al di là delle transenne, (“ma perchè ci tengono qui al sole, lontani dal Palazzo, hanno paura che gli facciamo male?”, chiede una signora-non vedente), è stata piazzata una ghigliottina. Il significato è evidente: si tagliano le risorse per 'tagliare le testè e eliminando i disabili, si cancella di conseguenza il 'problemà della disabilità.
“Ci resta la forza per urlare”, “toglieteci l'accompagnatore ma dateci le vostre autoblu”, “Berlusconi santo subito, con un gesto ha fatto sparire i soldi per l'assistenza”, “tagliate qualcos'altro, a noi mancano già dei pezzi”, “tagliate gli sprechi e non i servizi”, “siamo tutti falsi invalidi”. Il campionario dei cartelli insiste sulla sottrazione delle risorse che il governo e la maggioranza ha promesso di reinserire. “Arrivo dal Senato -ha riferito la parlamentare del Pd, Mariangela Bastico- e degli emendamenti per ripristinare le risorse destinate all'assistenza non c'è traccia. Forse li depositeranno più tardi, sull'onda della protesta. Ma non dobbiamo fidarci, perchè se reinseriscono i finanziamenti, questa è una maggioranza capace di cancellarli subito dopo”.
“Questo è un governo che non guarda in faccia nessuno -ha tuonato il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, accolto da un vero e proprio bagno di folla al suo arrivo al gazebo degli organizzatori- Berlusconi ha fatto credere agli italiani che votando lui, tutti sarebbero stati meglio. Invece, sta meglio solo lui. Prendersela anche con le fasce più deboli della popolazione è un delitto. Il governo la smetta di umiliare e offendere i più deboli e se la prenda una volta tanto con gli evasori fiscali, gli speculatori e quanti hanno provocato la crisi. Saremo al vostro fianco fino alla fine. Bisogna fare resistenza”.
L'eco della protesta arriva anche in aula. Prende la parola Ileana Argentin, parlamentare del Pd e già assessore per le Politiche della disabilità con la giunta Veltroni a Roma. “Migliaia di disabili -ha rimarcato la deputata del Pd- sono qui fuori per chiedere al governo di non portare avanti lo scempio dei tagli. Il governo ci ripensi, corregga la manovra”. Interviene anche l'ex sottosegretario Carmelo Porcu. “Sono stato in piazza e ritengo sia veramente importante che tutte le associazioni dei disabili abbiano deciso di protestare unitariamente. Occorre fare una lotta senza quartiere ai falsi invalidi -ha concluso- che sono una vera vergogna”.
Ascolta la cronaca in diretta da Roma di Maurizio Regosa, inviato di VITA.






LA MANOVRA CONTIENE UNA VERA E PROPRIA AGGRESSIONE ALLE PERSONE CON DISABILITA'. FIRMA L'APPELLO DELLA FISH! 







                   GIU' LE MANI DAI DISABILI! 

La Manovra che il Parlamento sta per approvare è la peggiore aggressione, nella storia repubblicana, alle persone con disabilita' e alle loro famiglie. Contiene disposizioni discriminanti di dubbia costituzionalita': eleva a 85 la percentuale di invalidita' necessaria per ottenere l’assegno mensile di assistenza; crea una illegittima disparita' fra gli invalidi civili; fissa nuovi criteri per ottenere l’indennita' di accompagnamento che sono irraggiungibili se non ci si trova in stato vegetativo. Pertanto


CHIEDIAMO

1. l’abrogazione del comma 1 dell’articolo 10 del Decreto Legge 78/2010, e dei relativi emendamenti, che prevede l’innalzamento a 85 della percentuale di invalidità necessaria per ottenere l’assegno agli invalidi parziali; 2. la cancellazione o il ritiro dell’emendamento del Governo che rivede i requisiti medico-legali per la concessione dell’indennita' di accompagnamento.








LA MANOVRA CONTIENE UNA VERA E PROPRIA AGGRESSIONE ALLE PERSONE CON DISABILITA'. FIRMA L'APPELLO DELLA FISH! 

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