mercoledì 2 marzo 2011

Marijuana, la materia prima immune all’inflazione

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Il suo prezzo rimane stabile a differenza di grano, lana e cotone.
La marijuana sfida l’inflazione e rimane stabile a differenza di grano, cotone e altre colture che costano sempre di più. Stando agli ultimi dati del Bureau of Labour Statistics, il grano ha registrato un aumento pari al 63 per cento, il prezzo del cotone è raddoppiato, mentre quello della lana ha visto un incremento del 18 per cento.
Il sito Smartmoney, che riporta i dati della Trans-High Market Quotation - quotazione di mercato che si basa sulle varie segnalazioni dei lettori, su dove hanno acquistato la droga e a che prezzo - rivela che il prezzo per la marijuana di tipo superiore è scivolato del 4 per cento nel solo mese di gennaio, mentre il prezzo di quella di tipo inferiore del 6 per cento. Valori che si accompagnano con una crescita del consumo di circa il 3 per cento nel 2010. Nessun lettore, invece, ha inviato prezzi per la marijuana di bassa qualità.
L’impennata dei prezzi delle materie prime è dovuta soprattutto alla sempre più forte richiesta che arriva dai paesi emergenti, come la Cina, che ha importato 3,27 milioni di tonnellate di cotone solo nel 2010, con un aumento delle importazioni pari al 31 per cento.
I dati riportati dal quotidiano, rivelano che il raccolto di marijuana è il principale in ben 12 stati americani, come California, Georgia, Alabama, Washington, Florida, North Carolina, Oregon e West Virginia. Il rapporto della High Intensity Drug Trafficking Areas, datato 4 giugno 2010, rivela che negli ultimi anni la produzione di tale sostanza ha visto una impennata senza precedenti soprattutto in California: “La California produce tale droga in quantità superiore rispetto al Messico” si legge nel documento.
Stando ai dati, nel 2005 si potevano contare negli Stati Uniti circa 4,8 milioni di piante raccolte, nel 2006 5,5 milioni, mentre nel 2007 oltre 6,2 milioni di piante. Nel solo 2008 la polizia ha sequestrato 8,013,308 piante di marijuana, mentre nel 2009 10,3 milioni di piante.
Un produzione che negli ultimi 4 anni ha registrato un aumento così forte da essere superiore alla produzione in Messico: 69,291 tonnellate negli Usa contro 29,025 tonnellate in Messico. foto: hightimes.com gallery
Valentina Cordero 
http://www.america24.com

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