martedì 14 giugno 2011

La legalizzazione delle droghe ha effetti positivi

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MarijuanaC'è una cosa che proprio non sopporto: la paura. Soprattutto quando è ingiustificata. Ed in particolar modo quando serve a nascondere qualche colpa di cui ci si vergogna.
Prendiamo ad esempio "la droga" (ovvero: il consumo di sostanze stupefacenti): perchè ne abbiamo così tanta paura? Forse perchè, sotto sotto, ci sentiamo attratti verso di essa. O forse perchè crediamo che qualche nostro caro possa correre il rischio di finire nel tunnel infinito da cui non se ne esce. Sta di fatto comunque che aver paura della droga non serve a nulla. Tanto meno a combatterla!
Perchè chi ha paura della "droga" crede che il rischio sia dietro ogni angolo nascosto della propria vita. E questo dovrebbe significare che dovrebbe essere pronto a combatterla più di chiunque altro. Ma invece non è così. Chi ha paura della "droga" parrebbe invece volerla semplicemente nasconderla un pochettino più in là. Giusto quel tanto che basta a non vederla più. Per non imbruttirsi la vista...
Oggi quel grande personaggio, nonchè medico di fama mondiale, che è Umberto Veronesi dichiara: "La legalizzazione delle droghe ha effetti positivi". Lo dichiara sia in qualità di medico, ma credo anche in qualità di cittadino. E, forse, anche in qualità di padre (o nonno) che sia. Scommetto mille euro che verrà frainteso dai soliti "perbenisti" impauriti.

Analizziamo i fatti: liberalizzare le droghe (quelle leggere), e regolamentare in qualche modo il consumo di quelle "pesanti" (come propone Ferrero) riduce il consumo e sottrae alla malavita un mercato da cui provengono i suoi più grandi profitti. Ovvero: una manovra che non ha difetti, ed ha grandi pregi, e che non costa una lira. Eppure, ne sono certo, in Italia si solleverà un polverone, e giù a dire che "non si fa perchè non è giusto". Non è giusto ridurre il numero dei tossicodipendenti? Non è giusto togliere alla mafia la sua principale fonte di reddito? Non è giusto dare ai tossicodipendenti un sostegno medico?
No, miei cari lettori. Qui non si tratta affatto di cosa sia "giusto" o sbagliato. Si tratta solo di paura. Non, sia chiaro, della paura della "droga" in sè, ma della paura di affrontare il problema. Che è tabù! Chi paura non ne ha, infatti, e vuole risolvere il problema non può che essere a favore della riduzione del numero dei tossicodipendenti, della lotta al finanziamento della malavita, e dell'assistenza medica ai malati di dipendenze.
Mi si dirà che, soprattutto chi ha figli, teme che liberalizzare possa indurre i propri cari a provare a consumarla. Ma io vi posso assicurare che, se se ne sentono attratti, non c'è legge che glielo possa impedire. Anzi: probabilmente l'avranno già persino fatto!
Mi si dirà che bisogna educare soprattutto le nuove generazioni alla disciplina, e non fargli credere che "strafarsi" sia una cosa legale. Come se uno spinello possa rovinare la vita di una persona! Conosco gente "pulita" che puoi solo disprezzare, ed amanti della cannabis che sono le persone più squisite e felici della terra (lo giuro).
Mi si dirà che lo Stato deve dare il buon esempio per non indurre comportamenti a rischio. Ed io vi rispondo che dovete essere VOI, in prima persona, a dare il buon esempio. Come faccio io, che voglio liberalizzare le droghe leggere, ma non ho mai toccato uno spinello in vita mia (nonostante sotto i miei occhi ne siano girati a centinaia).
E' la paura che vi ottunde la vista, cari miei perbenisti della domenica. Liberatevi della codardia che avete in seno. Ed aiutateci a risolvere questo problema. Fino a che siamo in tempo a risolverlo.

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